Ott 25 2009

Brunitura a caldo metalli

Category: Fai da te,Meccanicaacecondor @ 00:17

brunitura.jpg

ATTENZIONE QUESTO PROCEDIMENTO COMPORTA DEI RISCHI PER LA PERSONA

Soda: idrossido di sodio, formula chimica NaOH, si acquista al supermercato come soda caustica.
Va maneggiata con guanti e occhiali perché appunto è caustica, sciolta in acqua sviluppa calore.

Potassio nitrato: o nitrato di potassio formula chimina KNO3, si compra al consorzio agrario, è un concime viene venduto sicuramente in sacchi da 50 kg, o negli ingrossi di prodotti alimentari in sacchetti da chilo.
Non ci sono particolari rischi nel maneggiarlo.

La ricetta ufficiale è composta da:

  • 300 grammi di nitrato
  • 500 grammi di soda
  • 1000 grammi di acqua

Prendere un recipiente di acciaio inox, versare dentro nel seguente ordine acqua, soda, nitrato.
Porre il recipiente su un fornello elettrico o a gas, portare all’ebollizione agitando di tanto in tanto per facilitare la dissoluzione dei prodotti.
La soluzione cosi’ pronta dovrebbe bollire tra 135 e 145 gradi , se avete la possibilita’ di misurare la temperatura meglio.
Sgrassare per bene i pezzi da brunire con detersivi adatti (ad esempio detersivo per piatti) io ad esempio uso il fulcron.
Maneggiare i pezzi con guanti di gomma in modo che le mani non lascino tracce di grasso sul pezzo.
Se proprio vogliamo fare le cose a regola d’arte, gli si da anche una passata nell’acido cloridrico (acido muriatico).
Immergere i pezzi nella soluzione bollente tenendoli legati con un fil di ferro, meglio se filo di acciaio inox.
Lasciar bollire i pezzi dentro per 20-30 minuti controllandoli di tanto in tanto per vedere il colore desiderato.

Durante il processo evapora acqua, quindi con MOLTA ATTENZIONE ripristinare con un mestolino l’acqua che si evapora, fare molta attenzione, perche’ diluendo la soluzione si abbassa il punto di ebollizione e quindi la miscela tende a schizzare (il mestolino, dotato di manico, permette di mantenere una certa distanza).

Terminato il processo di brunitura, estrarre i pezzi, lavarli in acqua corrente, pulirli grattandoli con una spugnetta abrasiva (le classiche gialle e verdi), asciugarli e oliarli per bene, lasciarli riposare un paio di giorni in uno straccio leggermente oliato.

La bruntura è un proceso che protegge dalla ruggine tutti gli acciai (esclusi gli inox che non si possono brunire), tale processo viene abitualmente usato sulle armi, canne di fucile, fusto, otturatore eccetera.
Tale protezione non è sicuramente paragonabile ad una zincatura o a una cromatura …
Lo strato di protezione di qualche micron è formato da ossidi di ferro, (ematite) che proteggono, passivando gli strati inferiori.
Esteticamente, il risultato e’ veramente accattivante.
I pezzi bruniti vanno tenuti sempre leggermente oliati.
La brunitura fatta con questo sistema è dal punto di vista della protezione sicuramente migliore dei tanti brunitori a freddo che si trovano in commercio.

Per smaltire la soluzione di brunitura (che comunque dovrebbe essere riutilizzabile) una volta raffreddata diluirla con abbondante acqua.

PRESTARE SEMPRE LA MASSIMA ATTENZIONE INDOSSARE SEMPRE OCCHIALI E GUANTI.
LA SOLUZIONE E’ PERCOLOSA PER LA TEMPERATURA (140 GRADI) E PER LA PRESENZA DELLA SODA FORTEMENTE CAUSTICA (PROVOCA USTIONI).

IN CASO DI CONTATTO ACCIDENTALE CON LA SOLUZIONE LAVARE ABBONDANTEMENTE CON ACQUA .

Fonte: forum CNC Italia

Tag: ,

32 Risposte a “Brunitura a caldo metalli”

  1. antonio carboni scrive:

    Sono Antonio, il processo di brunitura a caldo e spigato in modo chiaro e splendidamente. Volevo però far porre l’attenzione sulle esalazioni durante la bollitura della soluzione sia prima che durante la brunitura: se riesci ad inserire nelle spiegazioni già comunque ricche di informazioni, consiglia di nn eseguire il processo bollitura per la brunitara a caldo in ambienti chiusi o sprovisti di apposito aspiratore per il gas che produce durante l’evaporazione. Grazie delle informazioni pubblicate.

  2. Antonio Carboni scrive:

    Ho effettuato alcune bruniture di diversi tipi di metalli ed il sistema e risultato sono ottimi. Voglio solo precisare a chi prova a brunire con questi sistemi a caldo, che quando si aggiunge l’acqua alla soluzione durante la brunitura, versatela molto lentamente, in caso contrario si può avere un trabboccamento della soluzione con ovie coseguenze. Con questo messaggio, colgo l’occasione di ringraziare l’autore dei consigli per questo tipo di brunitura.
    Grazie da Antonio.

  3. massimiliano B. scrive:

    una domanda : ma dopo l’eventuale ed ulteriore passaggio nell’acido cloridrico, prima di immergere i èezzi nella soluzione brunente, bisogna in qualche modo annullare gli effetti dell’acido, o si può procedere direttamente?

    • acecondor scrive:

      Ciao Massimo,
      dopo il decappaggio in acido non applico particolari procedure, se non l’accortezza di far “sgocciolare” il pezzo e di non lasciarlo troppo a lungo ne nella soluzione ne in aria dopo il trattamento, essendo il metallo trattato molto sensibile all’ossidazione.
      Non ho però grande esperienza a riguardo, quindi ti consiglio di chiedere alla fonte dell’articolo, ovvero al forum CNC e se vuoi, di postare nei commenti la risposta ricevuta.

  4. Alex scrive:

    Per quanto riguarda il trattamento in acido: avete risposte sul come procedere dopo averlo effettuato? Io ho la sensazione che bisogni risciacquare dopo il trattamento. Grazie.

  5. Gian scrive:

    Per neutralizzare l’effetto dell’acido bisogna immergerlo (basta per poco)in una soluzione di acqua e bicarbonato essendo basico si annulla.
    O anche in una soluzione di soda caustica ma qua si deve stare più attenti.

  6. giuseppe scrive:

    ma se l’acqua arriva al massimo a 90 gradi poi evapora come fate a farla ad arrivare a 145 gradi

    • acecondor scrive:

      Ciao Giuseppe,
      credo ti manchino alcune basi di fisica e chimica; l’acqua distillata a livello del mare bolle a 100 gradi; forse tu sei in alta montagna per qui da te bolle a 90 (anche se l’evaporazione avviane anche a 20 gradi).
      Se leggi con attenzione quello che si fa bollire non è acqua distillata ma una soluzione di sali che fanno innalzare la temperatura di ebollizione a circa 135-145 gradi.

  7. Gianni scrive:

    Salve,dovrei brunire la bascula del fucile,che in originale è grigia argento,che acidi posso usare?anche colorarla color bronzo non mi dispiacerebbe.
    Grazie

    • acecondor scrive:

      Ciao Gianni,
      non mi intendo di fucili, dipende da materiale con cui è fatta, ma potresti fare la normale brunitura; in alternativa esistono dei prodotti per la brunitura a freddo.
      Se possibile ti consiglio di fare alcune prove su un pezzo dello stesso materiale.

  8. marty scrive:

    Cioa, ho provato a brunire dei pezzi fatti al tornio in C40, appena tolti dal bagno erano bellissimi, ma poi nel la varli sono tornati quasi come prima, prima di immergerli li ho sgassati per bene con del diluente, poi quando li ho tolti dal bagno li ho subito lavati con acqua e paglietta, quale può essere la causa dell’isuccesso?
    Grazie per l’aiuto, ciao Marty.

    • acecondor scrive:

      Ciao Marty,
      come scritto a fine processo i pezzi vanno “grattati” con una spugnetta abrasiva, per capirci quelle da una lato verdi e dall’altro gialle che si usano un cucina, di sicuro non con una paglietta di metallo!
      Direi che hai semplicemente tolto la brunitura.

  9. marty scrive:

    Ciao,
    ho usato una spugnetta di quelle verdi che si usano in cucina, ma solamente maneggiandoli sotto l’acqua corrente lo strato nero si squagliava.
    Qualche cosa di sbagliato ci deve essere.
    Ciao grazie, Marty.

  10. Mauro. scrive:

    Le indicazioni sopra riportate sono chiare,molto comprensibili e di facile applicazione.
    Ho ribrunito il carrello di una Kimber 1911,appunto seguendo i vari passaggi,il risultato e`stato davvero sorprendente…

  11. Mauro. scrive:

    …..E`molto importante usare contenitori d`acciao inox,onde evitare lo scioglimento del “tegame”,e il successivo divorzio dalla consorte,in seguito alla marea di liquame che inonderebbe i fornelli della stufa….chissa`perche`lo so…

  12. gianluca scrive:

    salve a tutti chi mi sa dire se questa brunitura funziona anche con le canne del fucile … se si serve isolare l’interno per non rovinare la cromatura? … e come togliere la vecchia brunitura rovinata e on qualche punto di rugine?
    grazie

  13. Franco scrive:

    Salve a tutti.
    ho utilizzato questo metodo ed è ottimo, pero alcuni pezzi mi vengono di lolore giallo, qual’è il motivo?

    Grazie

  14. massimo scrive:

    Salve faccio la stessa domanda di Gianluca, come si toglie la vecchia brunitura e la ruggine?
    Ho sentito dire che va via anche con il Viakal, e vero?
    Grazie

    • MASSIMO scrive:

      Rifacendomi alla domanda posta il 19 marzo, per togliere la vecchia brunitura alla mia beretta 81, lo tolta immergendola per tre giorni in una soluzione di un litro di aceto di vino bianco e sale fino da tavola (circa tre cucchiai) e la brunitura si è tolta da sola.-

  15. gaetano scrive:

    rifacendomi alla domanda di gianluca, rimasta senza risposte, poichè anch’io vorrei brunire le canne di un vechio fucile da caccia, vista l’alta temperatura a cui si opera che esclude la possibilità di usare efficaci tappi o simili, penso che si debba brunire anche l’interno delle canne (le mie non sono cromate), magari evitando troppo drastici trattamenti di sgrassatura e poi rimuovere la brunitura con uno scovolo imbevuto di un liquido adeguato (tipo viacal, escluderei l’acido muriatico). penso che non sia difficile. naturalmente facendo questa operazione occorrerà proteggere adegutamente l’eserno delle canne per non danneggiare la brunitura appena fatta, magari spennellandone le estremità con cera liquida. naturalmente vado a occio, senza alcuna specifica esperienza precedente.
    qualcuno è d’accordo?

  16. alessandro scrive:

    ciaooooooooo. io ho provato a fare la brunitura cosi come detto con il nitrato di potassio…da consorzio agrario, ho lasciato bollire un pomeriggio intero…su una beretta 34 del 1942 che era senza brunitura e con molte camolature…. faceva schifoooooo sabbiata finemente levate le camole tenedo scritte e tutto e ribrunito cosi, ovviemnte smontata in tutti i pezzetti… be ho ottenuto la prima beretta 34 “EMO”, carrello a colori come l’arcobaleno, color olio bruciato con i riflessi bellissimi del arcobaleno… è venuta emo… e il resto nero, anche se ho sbagliato qualcosa perche la ho lasciato tutto il pome per che fosse carina… potessi mandare foto vedreste da prima a dopo… uff…. buoni esperimenti a voi a grazie della ricettina….

  17. Dan scrive:

    Ho letto con molta attenzione sia le istruzioni dopo, sia la ricetta prima, relativa alla pratica della brunitura, così detta casalinga.
    Io, personalmente, al momento adopero una soluzione industriale regalatami da uno dei tanti brunitori/cromatori presenti nella mia zona (Pescara) che, evidentemente, somiglia molto a quanto quì descritto.
    Debbo far rilevare che per quanto attiene a colorazioni all’apparenza strane, tutto dimende sia dalla operazione di preparazione del pezzo che, più lo si spazzola (lucida) e più lo si grassa meglio è, ai fini del risultato finale; però ritornando alle colorazioni, per esperienza diretta e per quanto insegnatomi, con il prodotto industriale citato, le colorazioni cangianti (per intendersi simili alle piume della gazza) sono dovute a temperature al di soto dei 140/145° – mentre le colorazioni rossastre – tendenti a volte al giallastro- sono dovute alla concentrazione della soluzione che “difetta” di acqua e, quindi,il pezzo si “ossida”, in gergo dicono si brucia, arruginisce.
    Passando poi alla fase finale della operazione di brunitura, una volta tolto il pezzo dal bagno, lo si passa sciacqundolo, per alcuni secondi in acqua pulita per depurarlo dalla soluzione , poi lo si spugna -passatemi il termine- con dell’olio emulsionabile che, emulsionandosi con le tracce acquose presenti sul pezzo garantisce la lubrificazione evitando l’ossidazioine (lo si acquista nei negozi e ferramenta specializzati per tornitori, infatti viene adoperato per il raffreddamento degli utensili da tornio in fase di lavorazione per asportazione di trucciolo, ed assume una colorazione lattiginosa, (costa poco: circa 5/6 euro al litro.
    A disposizione per culteriori chiarimenti.
    Saluti. Dan

  18. marco scrive:

    ciao
    gentilmente, potresti spiegarmi cosa intendi quando scrivi “difetta di acqua”?
    Per caso intendi che la soluzione usata è povera di acqua o è troppa ricca?
    Aticipatamente ringrazio
    marco

  19. adolfo scrive:

    vorrei fare una domanda.
    io vorrei brunire dei pezzi ma alla fine del processo essi debbono essere di color bruno o rugine sapreste dirmi come va fatta questa brunitura’?

  20. Andrea scrive:

    Ciao Dan potresti spiegare meglio il fatto delle temperature che incidono sulla colorazione??? Grazie ancora.
    Andrea

  21. fedele scrive:

    provo

  22. pietro scrive:

    Questi prodotti vanno bene per dare il giusto colore ad un fucile exordinanza? cioè un bel nero coprente che non fa trasparire la canna? non si trovano in giro dei sali già pronti per l’uso?
    Grazie

    • acecondor scrive:

      Se il fucile è solo per esposizione, se ben eseguita la brunitura a caldo da ottimi risultati; la brunitura a freddo con i vari prodotti commerciali è molto più semplice ma non può dare gli stessi risultati.
      Se non hai mai provati prima fai delle prove su pezzi di scarso valore e vedi come ti riesce.

  23. pietro scrive:

    Ho bisogno dei vostri consigli.. vorrei avventurarmi ad eseguire la brunitura a caldo,facendo qualche telefonata ho trovato un negozio di prodotti chimici che ha a disposizione il nitrato di potassio (immagino puro) a 12€ al kg,la soda caustica lho trovata in un discount..
    Il problema è che non ho il contenitore adatto per immergere il pezzo.. non sò che fare ,cosa potrei usare? o costruirmi?

  24. pietro scrive:

    Il pezzo è la canna di un fucile molto lunga.

  25. luca scrive:

    ciao…vorrei brunire la canna del mio fucile,ho letto attentamente tutte le istruzioni,ma non so come otturare la canna per non rovinare l’interno,sapete dirmi come fare?ciao grazie..

  26. Ah! La brunitura. « scrive:

    […] e gettato in olio di auto usato) a quelle piu alchemiche col fegato di zolfo. Oggi ho usato questa, con acqua, nitrato di potassio e soda caustica. Ma qui e qui e qui trovate altre ricette. In […]

Rispondi